LIMITI

Calcolare i limiti di Atterberg serve a:

1) Classificare i terreni:

In base ai valori di LL, LP e LR, i terreni fini sono classificati in diverse categorie, come ad esempio argille, limi, sabbie argillose, ecc.

2) Valutare la compattezza di un terreno:

L'indice di consistenza (IC) è un parametro che viene calcolato a partire dai limiti di Atterberg e dal contenuto d'acqua naturale del terreno. L'IC fornisce informazioni sullo stato di compattezza del terreno:

3) Stimare le proprietà ingegneristiche dei terreni:

I limiti di Atterberg possono essere utilizzati per stimare altre proprietà ingegneristiche dei terreni, come ad esempio la permeabilità, la resistenza al taglio e la compressibilità.

4) Progettare opere geotecniche:

La conoscenza dei limiti di Atterberg è fondamentale per la progettazione di opere geotecniche, come ad esempio fondazioni, dighe e strade.

In sintesi, calcolare i limiti di Atterberg è importante per:


Limite di fluidità (L.F.): è individuato dalla consistenza che ha la terra per il contenuto di acqua nella situazione di passaggio dallo stato fluido a quello plastico. Il limite di fluidità viene determinato sperimentalmente con l’apparecchio di Casagrande [fig. 2] costituito da una ciotola incernierata a un sostegno metallico che viene fatta cadere ripetutamente per l’azione di un eccentrico su una base di ebanite da un’altezza di 1 cm. Si dispongono nella ciotola 100 ÷ 200 grammi di terra con una nota percentuale di acqua, si spiana la superficie e quindi con l’apposito utensile si traccia al centro un solco a forma di V. Il limite di fluidità è rappresentato dal quantitativo di acqua che provoca, dopo 25 cadute della ciotola sulla base in 12,5 secondi, la chiusura del solco per la lunghezza di 13 mm 

Limite di plasticità (L.P.): è rappresentato dalla quantità di acqua che fornisce alla terra una consistenza tale da porla nella condizione di passaggio fra lo stato plastico e quello semisolido. Viene determinato formando dei bastoncini cilindrici di terra, lunghi 10 cm e con diametro di 3 cm impastati con una quantità nota di acqua, e facendoli rotolare su un mezzo assorbente fino a che, tirandoli, non si allungano più ma si screpolano: in questa situazione il quantitativo di acqua rappresenta il limite di plasticità. Anche questo limite varia notevolmente, con valori di circa il 25 ÷ 30% per le argille fino al 150% per i terreni organici 

Limite di ritiro (L.R.): è rappresentato dalla perdita quasi totale dell’acqua, per cui la terra raggiunge lo stato solido e anche dopo il suo essiccamento il suo volume non si riduce. Il ritiro R rappresenta la riduzione di volume che subisce un campione di terra naturale per effetto dell’essiccamento rispetto al volume iniziale. Il dato è particolarmente importante perché quanto maggiore è il ritiro, tanto maggiore è la compressibilità della terra. Mediamente il ritiro è inferiore al 5% per terre buone, al 10% per terre discrete e al 15% per terre cattive 

Noti i limiti di consistenza per un determinato terreno di fondazione, è possibile ricavare la sua reale consistenza riferendo il contenuto di acqua An della terra allo stato naturale con i limiti trovati sperimentalmente. La consistenza di una terra è rappresentata dall’indice di consistenza I.C., fornito dalla relazione: 

In base alla quantità di acqua An presente in un terreno allo stato naturale soggetto a dei carichi, si ha: – L.R. < An < L.P.: il terreno è poco deformabile; – L.P. < An < L.F.: il terreno è abbastanza deformabile; quanto più An si avvicina a L.F. tanto più aumentano le deformazioni